Il trattamento dell’emartro, la principale manifestazione clinica dell’emofilia, si basa sull’adozione di una serie di provvedimenti che comprendono 1,2:
- Terapia sostitutiva: consiste nella somministrazione del fattore della coagulazione mancante (FVIII o FIX, in caso rispettivamente di emofilia A o B) in una quantità sufficiente a portare i livelli del fattore carente a 40-60 UI/dL. Deve essere iniziato precocemente, idealmente entro 2 ore dalla comparsa dei primi sintomi. Si consigliano successive infusioni ogni 12-24 ore fino alla completa scomparsa del dolore e alla completa ripresa del movimento dell’articolazione.
- Riposo ed immobilizzazione: se l’emartro interessa l’arto inferiore, il paziente non deve camminare ma usare le stampelle o una sedia a rotelle. Se è interessato l’arto superiore, il braccio deve essere sostenuto con una fascia. Si raccomanda di evitare il sollevamento ed il trasporto di pesi per almeno 4-5 giorni dopo la risoluzione dell’emartro.
- Crioterapia: consiste nell’applicare ghiaccio sull’articolazione interessata dall’emartro per brevi periodi di 15 minuti a intervalli regolari di 1-2 ore. Contribuisce a ridurre il dolore ed a sgonfiare la zona colpita. Il ghiaccio, infatti, causa la contrazione della parete dei vasi sanguigni rallentando la fuoriuscita del sangue.
- Compressione: per ridurre al minimo il gonfiore si consiglia l’utilizzo di una calza o una fascia elastica.
- Ionoforesi: è una tecnica che utilizza la corrente per veicolare sostanze antinfiammatorie nella sede dell’ emartro.
Fisioterapia e riabilitazione: favoriscono la ripresa ed il recupero dell’attività e della funzione dell’articolazione dopo il verificarsi dell’emartro.
Artrocentesi: consiste nell’aspirazione del sangue accumulatosi nell’articolazione come conseguenza dell’emartro. Determina una immediata attenuazione del dolore. È consigliabile effettuarla entro 2 giorni dalla comparsa dell’emartro e dopo un’adeguata copertura con un concentrato del fattore della coagulazione mancante.
Embolizzazione angiografica selettiva: consiste nel creare emboli, ovvero ostacoli, nella sede dell’emartro bloccando in maniera selettiva il flusso sanguigno e quindi determinando l’arresto dell’emorragia. È un intervento efficace soprattutto in caso di emartri ripetuti in una stessa articolazione che non rispondono adeguatamente al trattamento sostitutivo a dosi elevate.
Rimane da definire quale tra questi sia il trattamento ideale.
L.IT.COM.08.2017.2829